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Organizzare un’arena cinematografica temporanea è un’occasione unica per creare eventi suggestivi all’aperto, soprattutto nei mesi estivi. Tuttavia, per garantire la piena legalità dell’iniziativa e offrire al pubblico un’esperienza senza intoppi, è fondamentale conoscere e gestire le pratiche necessarie. Tra queste, due elementi giocano un ruolo centrale: licenza SIAE e licenza ombrello.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio cosa sono, perché sono indispensabili e come ottenerle, fornendo una guida pratica per chi desidera allestire un’arena cinematografica temporanea.


Perchè servono le licenze nelle arene cinematografiche temporanee

Ogni volta che si proietta un film al pubblico, sia in una sala fissa che in un’arena temporanea, si utilizzano opere protette dal diritto d’autore. Per questo motivo è obbligatorio ottenere i permessi previsti dalla legge.

Le licenze garantiscono non solo il rispetto delle normative, ma tutelano anche i diritti di autori, produttori e distributori. Ignorare queste pratiche può portare a sanzioni e compromettere l’intero evento.

Licenze SIAE: cosa sono e come funzionano

La licenza SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) è un’autorizzazione indispensabile per la proiezione pubblica di film. Ecco gli aspetti principali:

  • Copertura: riguarda l’utilizzo di opere audiovisive protette da copyright.
  • Durata: viene concessa per singole proiezioni o per periodi più lunghi, in base alla programmazione.
  • Costo: varia in funzione di parametri come numero di spettatori, biglietto d’ingresso, capienza dell’arena e tipologia di evento.

Per richiedere la licenza, è necessario compilare la modulistica disponibile sul sito ufficiale SIAE, indicando i dettagli dell’evento e delle proiezioni programmate.


Licenze Ombrello: cosa sono e a cosa servono

Accanto alla SIAE, un altro strumento fondamentale è la cosiddetta licenza ombrello.

Questa licenza viene stipulata con i distributori o con le organizzazioni che detengono i diritti di proiezione dei film. In altre parole, non basta avere l’autorizzazione SIAE: è necessario anche il permesso da parte di chi distribuisce i titoli che si vogliono proiettare.

La licenza ombrello permette di:

  • proiettare un certo numero di film scelti all’interno di un catalogo autorizzato;
  • semplificare il processo burocratico, evitando richieste singole per ogni titolo;
  • garantire la disponibilità legale delle copie da mostrare al pubblico.

Licenze case di produzione cinematografica: quando richiederle

Le Licenze Ombrello, sono richiedibili per opere con tutela antecedente ai 24 mesi.

Per opere più recenti, l’organizzatore deve mettersi in contatto direttamente con la casa di produzione e-o distribuzione cinematografica, che preventiverà gli oneri da corrispondere in base a vari fattori (platea – ingresso se gratuito o meno – ecc).

Spesso risulta ostico tale procedimento, Emergenze Sonore ® ti manleverà anche da questo.

Come ottenere le licenze: la procedura passo passo

  1. Definizione della programmazione
    Prima di avviare le pratiche è necessario stabilire un calendario delle proiezioni, con indicazione dei film e delle date.
  2. Richiesta licenza SIAE
    Attraverso la sezione “Cinema” del portale SIAE, si compila la domanda online, allegando i dettagli dell’arena e del programma.
  3. Stipula della licenza ombrello
    Si contattano i distributori autorizzati (ad esempio MPLC o altri organismi) per sottoscrivere un contratto che copra i film previsti.
  4. Pagamento dei diritti
    Entrambe le licenze prevedono un costo, che varia in base a capienza, numero di proiezioni e tipo di film. È fondamentale pianificare un budget preciso.

Pratiche per arene cinematografiche temporanee: gli errori da evitare

Molti organizzatori alle prime armi commettono errori che possono rallentare o compromettere l’evento. Tra i più comuni:

  • Sottovalutare i tempi > le pratiche richiedono giorni (a volte settimane) per essere evase.
  • Non distinguere tra licenza SIAE e licenza ombrello > servono entrambe, non sono alternative.
  • Mancanza di chiarezza nel programma > modifiche last minute possono comportare problemi burocratici.
  • Sottovalutare le sanzioni > in caso di controlli da parte di ispettori, le sanzioni possono essere pesanti, nonché le richieste di risarcimento da parte delle case di produzione.

I test e la prova generale

Una volta montato tutto, arriva la fase più delicata: i test. È il momento in cui si verifica se la teoria regge alla pratica. I fonici regolano i volumi, controllano le frequenze e prevengono il rischio di feedback. I tecnici video proiettano le immagini per testare luminosità e risoluzione, mentre gli operatori luci sincronizzano i cambi scena.

Spesso si tratta di vere e proprie prove generali, con artisti e relatori già presenti per simulare ciò che avverrà durante l’evento. Solo così è possibile garantire che, al momento della diretta, tutto funzioni senza intoppi.

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